All’Osteria Partenope va di scena di “Adunanza Deliziosa – Reati con gusto”

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Marco Iavazzo e Fabio Messina
In copertina Marco Iavazzo e Fabio Messina

Accordare il Sud a tavola per raccontare nuovi “peccati di gola”. Sarà l’occasione per ufficializzare l’arrivo del nuovo chef Marco Iavazzo

NAPOLI. Mercoledì 3 aprile ore 20:30 è la volta di “Adunanza Deliziosa – Reati con gusto”. Un format gastronomico che, richiamando ironicamente il reato di “radunata sediziosa”, vuole condurre i partecipanti in un percorso di degustazioni fuori dai soliti schemi. Anzi, per dirla con l’articolo penale del reato da cui prende nome: “diretto a provocare pubblico scompiglio”. È questa l’ultima idea di Fabio Messina, figlio d’arte della gastronomia partenopea (famiglia Acunzo) da ben tre generazioni e padron del ristorante Osteria Partenope. Il format prende vita dal suo sogno originale: intercettare i desideri culinari delle persone, regalando un momento di gusto indimenticabile e, soprattutto, sorprendere a tavola.

Il format si avvale della presenza di aziende vitivinicole italiane che saranno testimoni del “reato” e racconteranno i vini scelti in abbinamento alla singola portata: mercoledì si verserà nei calici D’Antiche Terre, azienda campana che coltiva vitigni autoctoni in Irpinia da oltre 40 anni. Da maggio, saranno annunciate nuove date e una serie di nuovi abbinamenti che andranno a raccontare anche il nuovo menu ideato con chef Marco Iavazzo.

Ogni cena si articolerà attraverso cinque portate che ricordano la generosità del mare, la freschezza della brezza marina e le carezze del sole sul golfo di Napoli. In cucina, un team di professionisti, tra cui il neo arrivato chef Marco Iavazzo, che nel curriculum vanta esperienze con gli stellati Nino Di Costanzo, Andrea Ribaldone, Matteo Baronetto e Paolo Barrale.

Messina: “Decisivo l’incontro con Iavazzo. L’idea è portare nel piatto la nostra produzione, al massimo prodotti del Sud”

L’incontro con Iavazzo è stato da subito illuminante, una sorta di amore a prima vista”. Ha raccontato padron Fabio Messina. “Ho capito che era il momento di osare, realizzando ciò per cui sto lavorando da ben quattro anni. L’idea è quella di riportare nel piatto tutto quello che è di nostra produzione: le materie prime sono solo regionali, al massimo mi affaccio in Sicilia, o resto nel Sud. Anche il pane e i dolci sono homemade. Napoli è da sempre contaminazione. Fare cucina tradizionale significa anche dover riscoprire la tradizione, regalarle modernità, stando a passi coi tempi”.

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