Nel catalogo aziendale entrano le produzioni che difendono la biodiversità, l’ambiente, la sostenibilità e il lavoro delle aziende locali
ROMA. Anche Alimentale, azienda di selezione e distribuzione di prodotti di altissima qualità, abbraccia quelli a marchio “Vero – Filiera Sostenibile”. In un periodo nel quale occorre fare la massima attenzione quando si fa la spesa, affidarsi a chi ha fatto della difesa del consumatore l’obiettivo aziendale garantisce una maggiore sicurezza.
La missione principale di Alimentale è da sempre quella di selezionare il meglio delle produzioni italiane, analizzarle e renderle disponibili per il consumo. Scongiurando cattive sorprese legate al mancato rispetto dei disciplinari o giri strani delle materie prime.
L’ingresso in catalogo dei prodotti che vantano il bollino “Vero – Filiera Sostenibile” ha consentito di ampliare il ventaglio di proposte di produzioni che puntano a difendere il territorio, le razze in via di estinzione, il kilometro zero e che vantano il massimo delle certificazioni dalla materia prima fino allo scaffale della distribuzione. Tutti aspetti che sono diventati priorità per il consumatore moderno.
Possono applicare il bollino “Vero-Filiera Sostenibile” tutti gli alimenti che superano uno specifico test di controllo e di qualità che stabilisce l’idoneità ad ottenere un’apposita attestazione di conformità il tutto allo scopo di accreditare ulteriormente agli occhi del consumatore finale le garanzie qualitative, di sicurezza, di attenzione alla biodiversità ed all’ambiente che accompagnano le produzioni locali e nazionali. Prodotti che solitamente vantano storia, tradizione e qualità e non ultimo sostenibilità.
Fra i pregi di Alimentale c’è anche la tutela e la valorizzazione di quelle piccole produzioni che da sole non riuscirebbero a raggiungere il grande pubblico attraverso una distribuzione e comunicazione capillare. Esistono delle realtà veramente interessanti, che puntano tutto sulla qualità ma che da sole non riescono a pubblicizzarsi. Il merito di Alimentale è quello di fungere da “talent scout” per queste realtà e ritrasmetterle ai consumatori.
Ecco perché diventano sempre più richieste delle vere e proprie chicche come il Pecorino Bagnolese (in foto di copertina), il Cacio dei Lattari ed il Moscione. Direttamente dalla Sicilia i formaggi realizzati con i tre latti: ovino, caprino e il vaccino.
Un’idea in apparenza semplice, ma che diventa complessa se analizzata alla luce dei mille tranelli che spesso e volentieri traggono in inganno anche consumatori meno smaliziati. Un progetto figlio della lotta alla contraffazione svolta direttamente sul campo da tutti i suoi protagonisti, che hanno deciso di dare un giro di vite alle storture che si vedono sugli scaffali dei supermercati, ma purtroppo anche nei menu di ristoranti e pizzerie famosi e non.