Per la prima volta le delegazioni di pasticceri studenti da otto paesi: USA, Croazia, Cina, Filippine, Francia, India, Russia e Australia.
È diventato internazionale “The Pastry Camp”, il progetto nato nove anni fa per formare i giovani pasticceri italiani all’eccellenza e guidarli nelle grandi competizioni mondiali. Per la prima volta il progetto si è spalancato a tutto il mondo e ha visto quest’anno al Sigep la partecipazione di otto Paesi: USA, Croazia, Cina, Filippine, Francia, India, Russia e Australia. A rappresentarli, una delegazione di pasticceri studenti che, accompagnati da un pastry teacher, hanno presentato i dolci della loro tradizione. Una condivisione di saperi e storie, ricca di spunti per un reciproco approfondimento professionale.
Ha il sapore delle serate estive intorno al falò il dolce tipico degli Stati Uniti, consumato tradizionalmente per il National S’Mores day (10 agosto) e composto da marshmallow e uno strato di cioccolato racchiuso tra due pezzi di cracker.
Dalla Croazia arriva il tipico strudel istriano con mele e noci, mentre “Neve frutta ice-cream” è il dolce della Cina nord-occidentale che fa bene alla digestione.
È uno street food da assaporare camminando tra le bancarelle il dolce presentato dalle Filippine, un involtino fritto a base di banane. Curiosità: una volta assaporate le mele italiane, i ragazzi le hanno sostituite alle tradizionali banane.
La pralina Paris-Brest, creata nel 1891 dal pasticcere Monsieur Durand, è il dolce tipico francese a forma di ruota per commemorare la corsa ciclistica Parigi-Brest-Parigi.
Ras Malai letteralmente significa “succo” e “crema”, arriva dal Bengala ma è diffuso in tutta l’India: una ricca cheesecake senza crosta, servita con frutta secca e talvolta speziata con zafferano.
Profuma di frutti rossi le innevate zone rurali della Siberia il Bird cherry cake, il dolce russo composto da mirtilli, mirtilli rossi, mele e, soprattutto, ciliegie.