Un viaggio tra i sapori orientali con prodotti di altissima qualità e un concept da scoprire
Un’esperienza gastronomica unica al centro della città di Avellino: apre le sue porte Barà – Japanese Fusion Restaurant, realtà con un concept che mette al centro una interazione esclusiva tra cliente e menu, in un dinamico e continuo gioco di gusto e contrasti, con l’obiettivo di avvicinare le persone alla cultura giapponese. La serata inaugurale di Barà è in programma mercoledì 22 dicembre a partire dalle ore 20, quando i primi clienti si troveranno proiettati in un’esperienza inedita la cui parola chiave è ‘sorpresa’.
Imperdibile il menu degustazione Shiroi, un viaggio tra i sapori orientali in cui si dimenticano gli stereotipi legati alla cucina giapponese nel nostro Paese, con l’inserimento di prodotti italiani lavorati secondo la sapiente metodologia orientale, un fusion ragionato che segue la strada della sostenibilità. Tra le proposte inserite nel menu degustazione, “Com’è piccolo il mondo”, salmone norvegese con salsa kimizu orientale ai ricci di mare, rape in foglie e croccante salato alla quinoa, “Bis-Otto”, risotto in doppia cottura con gamberi rossi di Mazara, burro al miso bianco, estratto di tamarindo e pop corn, “La grande onda – Cibo su tela”, baccalà cotto in latte di cocco e zafferano, salsa pil pil all’alga spirulina, salicornia condita con aceto tosazu, uova di tobikko allo guzu.
Barà offre solo prodotti di altissima qualità partendo da materie prime di assoluta eccellenza fino alle verdure che nascono nell’orto nel ristorante: 15mila metri quadri di terreno a selezione naturale con quindici alberi da frutto, decine di tipologie di ortaggio di semina orientale accuratamente diversificata. L’orto permette una rotazione stagionale nel rispetto dei fondamentali della cultura gastronomica del Sol Levante e rappresenta una particolarità nella realtà della cucina orientale italiana, come il menu delle bevande, con la carta dei vini con un’accurata selezione di etichette provenienti da tutto il mondo, ampliata con la carta dei tè, delle birre e del nihonshu (sakè), in cui il fusion diventa protagonista anche nell’abbinamento bevanda – piatto.
Tra gli spazi di assoluta novità che offre il ristorante Barà c’è il bancone con cucina a vista del sushichef che interagirà con il cliente durante la preparazione del sushi, nel pieno rispetto delle giuste temperature di riso e pesce, utilizzando il coltello takobiki forgiato artigianalmente con manico in legno di cedro. Una dimensione intima, quella di Barà, con 30 coperti che offrono la totale centralità al cliente, con piatti disegnati appositamente dall’artigiano Fabrizio Russo; a pranzo viene offerto il menu kaiseki in formato business lunch, un piatto completo su vassoio tradizionale giapponese, nel rispetto dei colori stagionale e delle varie metodologie di cottura, da degustare con i colleghi o durante un meeting di lavoro.
“Avellino è la città dove sono nato – racconta il sushichef e proprietario di Barà, Andrea Rullo – che ha radici profonde nella gastronomia e che ha bisogno dei suoi giovani e delle loro idee. Personalmente ho scelto di formarmi fuori, in Italia e all’estero, per poi ritornare in Irpinia con il mio bagaglio di esperienze. L’Irpinia è un posto perfetto per coltivare e innestare piante che sopportano il freddo e le temperature miti e da questo nasce l’esperimento dell’orto di Barà, ristorante fusion giapponese che vuole offrire una esperienza rilassante e giocosa nei profumi e sapori del territorio orientale, per scoprire gusti nuovi in un ambiente nel quale la creatività è sempre all’ordine del giorno”.