Sarà disponibile nelle librerie sia in Cina che in Italia. Per Pantini, di Nomisma: “L’intento è rendere i vini italiani più facili da conoscere”
ROMA. A margine della fiera internazionale del vino di Verona, il Vinitaly, si è svolta la presentazione del primo dizionario italo-cinese di vini. Il manuale, intitolato “Il dizionario italo-cinese di Vini e di Viti”, include circa 600 voci corrispondenti a diverse varietà di uva italiana e definisce gli standard per tradurre il nome dei vini italiani in lingua cinese. Sarà presto disponibile in libreria sia in Cina che in Italia.
Ci sono voluti quattro anni di ricerca per ultimare il libro
Scritto dagli accademici di entrambi i Paesi, ha l’obiettivo di aiutare i consumatori cinesi a conoscere meglio i vini italiani e favorire l’entrata dell’Italia nel mercato cinese del vino, già dominato quasi interamente dalla Francia e dal Cile.
“L’Italia è poco presente nel mercato cinese e serbiamo la speranza che rendere i vini italiani più facili da conoscere possa accrescere la loro presenza in Cina”. Ha detto Denis Pantini, direttrice della sezione dedicata all’agro-industria del think tank Nomisma. Pantini ha aggiunto che, come mostrano i dati di una ricerca condotta dal think tank italiano, nel 2018 le vendite del vino italiano in Cina sono state pari a 140 milioni di euro (158 milioni di dollari), che equivalgono alle vendite effettuate da produttori di vino privati in Francia e in Cile, e dunque a una fetta molto piccola del settore.
La direttrice ha inoltre affermato che solo il 7% dei consumatori cinesi nelle aree urbane del Paese è in grado di riconoscere il vino italiano. “L’Italia è uno dei migliori produttori di vini, sia in termini di qualità che di quantità, ma non lo capirai mai se cerchi soltanto in un tipico supermercato italiano”. Ha concluso Pantini.