Tutto pronto per la 112a edizione dell’evento, nato nel 1909 dall’ispirazione di Frà Pasquale Somma
Tradizioni secolari che si rinnovano a Vico Equense. Si tratta della sfilata de “Le Pacchianelle”, giunta quest’anno alla sua 112ª edizione. Nato nel 1909 dalla fervida ispirazione di Frà Pasquale Somma e proprio per questo organizzato dai Padri Minimi di San Vito e la Città di Vico Equense, il corteo composto ora da circa 500 figuranti tra adulti e bambini sfilerà per le vie della città. Da allora la sfilata delle Pacchianelle, iscritta nel registro del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (IPIC), è diventata con il tempo simbolo di identità locale e indiscussa tradizione popolare, tramandata da genitori a figli, rappresentando per numerose generazioni un legame storico con le proprie radici familiari e con il proprio paese.
L’itinerario
La sfilata partirà alle ore 14.30, con i figuranti che lasceranno il convento di San Vito, incolonnandosi lungo via Le Pietre. Dopo il corteo si muoverà percorrendo via A. Asturi, via Raffaele Bosco, via Roma, Piazza Umberto I, via Filangieri, viale della Rimembranza e piazza SS. Ciro e Giovanni. Qui il gruppo natività si porterà sul sagrato della Chiesa per un momento di preghiera, poi si proseguirà per via D. Caccioppoli, via Santa Sofia, via Nicotera, via Santa Maria del Toro, bivio SS. 145, via Filangieri e Piazza Umberto I, con la benedizione del bambinello e l’adorazione dei Magi.
Le date
Mercoledì 4 gennaio dalle ore 10 alle ore 12 le Pacchianelle sfileranno per la città, mentre venerdì 6 gennaio dalle ore 14.30 “Accummencia ‘a Sfilata e ‘sta custumanza antica che gira tutta Vico”: il corteo partirà accompagnato dai suoni delle zampogne e dalle ciaramelle che rendono ancora più suggestivo il passaggio di questa tradizione unica nel suo genere.
“Una manifestazione di particolare pregio, che finalmente dopo anni di restrizioni di rinnova valorizzando l’identità culturale tramandata da generazione in generazione – ha dichiarato il sindaco Peppe Aiello -. Circa 500 figuranti vestiti con i consueti abiti che richiamano il presepe del ‘700 napoletano danno vita a un quadro d’insieme unico, dove allo sfarzo dei vestiti nei Magi si unisce la semplicità dei vestiti dei contadini e dei “pacchiani” che rendono omaggio il neonato Salvatore con i prodotti tipici della nostra terra. Questo evento, oltre a essere un vanto per la nostra cittadina, è senza dubbio una delle tradizioni più autentiche e sentite dell’intera Penisola Sorrentina”.