Si chiama “normativabio.it” ed è stato ideato e realizzato da Bioqualità. È una piattaforma informatica che dà la possibilità agli operatori della filiera agroalimentare e al personale incaricato dei controlli, di avere il quadro normativo completo italiano ed europeo, aggiornato all’ultim’ora, su tutto il mondo del biologico, in ogni suo aspetto
L’azienda Bioqualità presenta a Sanatech il primo motore di ricerca interamente dedicato al bio. Si chiama ‘normativabio.it’ ed è una piattaforma informatica che raccoglie tutte le norme sul biologico, italiane ed europee, aggiornate all’ultim’ora. Può essere consultato digitando delle parole chiave come in ogni motore di ricerca che daranno accesso alla relativa normativa di riferimento.
Non a caso, sarà presentato a Sanatech, la rassegna internazionale del biologico e del sostenibile in programma a Bologna Fiere dal 7 al 9 settembre in concomitanza con il Sana, il Salone del biologico e organizzata da Bologna Fiere, Federbio in collaborazione con Avenue Media.
“È un servizio, primo e unico nel suo genere – spiega Massimo Govoni, fondatore di Bioqualità -, che abbiamo creato, in particolare, per le aziende del settore secondario e terziario della filiera agroalimentare che puntano alla conversione in biologico e per gli Organismi di controllo (Odc). Ci rivolgiamo, ad esempio, ai responsabili degli uffici qualità delle industrie della trasformazione, degli operatori intermedi o dei retailer ma anche agli ispettori degli Odc. La piattaforma è divisa in tre sezioni: Il motore di ricerca vero e proprio; il testo integrato di tutta la normativa e il testo integrato pdf, che può essere scaricato e consultato offline con i riferimenti a tutte le leggi vigenti riportate con collegamenti ipertestuali”.
Normativabio.it, realizzato in collaborazione con Massimo Palumbo, avvocato specializzato in diritto alimentare, aiuta ad allineare agli standard del bio, le aziende della filiera agroalimentare offrendo loro un servizio di consulenza e affiancamento normativo interamente dedicato al prodotto certificato biologico.
Rappresenta uno strumento strategico per l’upgrade distributivo dell’agrifood ‘organic’ perché permette di formare e mantenere aggiornati gli addetti specializzati al trattamento di prodotti bio con competenze ancora poco diffuse e di cui i settori secondario e terziario hanno enormemente bisogno.