Il nuovo polo, ideata da Eugenio Gervaso, sorge negli spazi del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
PORTICI. Poter osservare le fasi della fermentazione del vino come se la botte fosse trasparente. Ascoltare il suono piacevole di una musica prodotta attraverso bicchieri di diverse dimensioni e riempiti con il nettare degli dei. Passeggiare virtualmente in una vigna attraverso speciali occhiali. O, ancora, toccare con mano vecchi attrezzi da vendemmia e sfogliare il catalogo digitale dei vini, scoprendo gli abbinamenti con il cibo e la temperatura di servizio.
Sono alcune delle esperienze che si possono vivere all’interno del MAVV, il Museo Arte Vino e Vite. La nuova struttura, ideata da Eugenio Gervaso, è nata a Portici negli spazi del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’inaugurazione si tenuta nella celebre Sala Cinese della Reggia di Portici. Presenti, oltre il fondatore del MAVV, il Rettore del polo universitario Gaetano Manfredi, l’assessore alla Formazione della regione Campania Chiara Marciani, il direttore del dipartimento di Agraria Matteo Lorito, il sindaco Vincenzo Cuomo e il suo omologo di Guardia Sanframondi Floriano Panza, in rappresentanza dei sindaci di Sannio Falanghina capitale europea del vino 2019.