Tre giorni di festa per l’agricoltura, la zootecnica e l’alimentazione tra natura e animali nel cuore dell’Umbria
BASTIA UMBRA. Tre giorni di festa per tutta la famiglia a Bastia Umbra (Perugia), tra animali da cortile, piante di ogni genere, ma soprattutto trattori e macchine agricole che tanto piacciono ai bambini. L’appuntamento di Agriumbria è da sempre un momento molto atteso per il centro Italia, per agricoltori, appassionati o semplicemente curiosi che hanno deciso di passare un weekend soleggiato fuori con la famiglia.
La fiera si è svolta negli spazi di Umbria Fiere, interni ma soprattutto esterni
Professionisti da tutta Italia hanno esposto il meglio di tutto ciò che può riguardare il mondo dell’agricoltura, del giardinaggio e della zootecnia. Trattori e macchine agricole modernissime, che rendono ogni giorno più semplice la vita di migliaia di agricoltori piccoli e grandi, facilitandone il compito nelle mansioni quotidiane. Tantissimi gli attrezzi per il giardinaggio, bulbi, rizomi, piante di agrumi e da frutto e una vasta esposizione di bonsai da poter acquistare in loco o prenotare in spedizione a domicilio.
I veri protagonisti sono stati gli animali
Di ogni genere e taglia, gli animali sono stati la vera attrazione per le migliaia di bambini che hanno potuto portare a casa un pulcino o una paperella o una coppia di colombe. Decine le razze di mucche, provenienti da tutta Italia, hanno partecipato alla sfilata e al concorso di “bellezza”. Beh sì! Avete capito bene: concorso di bellezza per mucche! Tante anche le razze ovine, con la presenza anche di allevatori sardi. Conigli, e volatili, oche e anatre e non sono mancati i grandi e piccoli produttori di foraggio, che hanno messo sotto i riflettori l’attenzione costante per la cura della dieta animale.
Street food e masterclass
Come ad ogni fiera che si rispetti il cibo locale, preparato e servito dai banchi degli ambulanti, è stato vario e ovviamente delizioso, lampredotto e porchetta, ciaccia fritta e torta al testo, accompagnati da vini rossi locali profumati e corposi. Molto interessanti sono state le masterclass organizzate dal Consorzio di tutela del vitellone bianco del centro Italia, che hanno spiegato, con l’aiuto di importanti chef locali, come riconoscere, comprare e ovviamente cucinare una buona carne chianina.
Un consiglio a tutti quelli che vogliono approfittare delle temperature miti primaverili per visitare la Toscana e l’Umbria: se entrate in osteria, non provateci nemmeno a chiedere una bistecca ben cotta, se non volete affrontare l’ira dello chef!